Fresco, dinamico e a portata di pubblico. Il concerto del Primo Maggio ha convinto e coinvolto anche i più scettici. Un cast colorato con accostamenti cromatici giusti, dosati e un pubblico felice di esserci
Credits Photo: Giorgio Pagliarulo - Creazione Art Lab
Un palco importante quello di Piazza San Giovanni che ne ha viste di tutti i colori (restando in tema) e che veicola un messaggio diretto, immediato, in grado di mescolare musica e parole, note e pensiero critico. “Una musica può fare” canta Max Gazzè e come dargli torto. Una grande operazione culturale, promossa da CGIL, CISL e UIL, che racconta un aspetto del nostro paese e che quest’anno lo ha fatto attraverso il tema della Sicurezza, cuore del lavoro. Per chi non se ne fosse ancora accorto al concertone c’era tanto colore. Colore nell’aria, sui led walls a forma di rombo, persino sulle magliette dei conduttori, Ambra Angiolini e Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, che non hanno deluso le aspettative (polemiche a parte).
Il cast è stato definito “coraggioso” come se facessimo
finta di vivere in una dimensione ovattata, senza finestre da cui guardare. In
realtà non c’è stata nessuna sorpresa. Questo Primo Maggio rappresenta
l’espressione concreta di un cambiamento del panorama musicale che va avanti da
un po’: nascono nuove tendenze, aumentano le contaminazioni e la musica tenta
di veicolare messaggi chiari, semplici e soprattutto impegnati. iCompany è
riuscita a mettere insieme tutto questo accontentando chi da tempo segue la
musica emergente anche se forse, dati gli ascolti, così emergente non lo è più.
Galeffi, Willie Peyote, John de Leo, Cosmo, Gazzelle, Maria Antonietta sono
solo alcuni dei nomi presenti sul palco insieme a Max Gazzè, Carmen Consoli,
Ermal Meta, Le Vibrazioni, Francesca Michielin e Gianna Nannini che nonostante
l’infortunio ha scelto di esserci.
Non bisogna dimenticare poi il contest 1M NEXT 2018 con i
finalisti Erio, La Municipàl e Zuin, musicisti con una storia, un’identità e
tanti progetti in corso da valorizzare, da seguire.
Il Primo Maggio è soprattutto questo. È la forza di volontà che si unisce al
bello della musica.
E il bello della musica sorprende, stupisce, ti fa riflettere e ti fa ballare
da morire.
Noi siamo contenti che sia andata così e abbiamo tutto il
tempo di scaldare le corde vocali per il prossimo anno.
Abbiamo chiesto ad alcuni degli artisti com’è andata. Sentite cosa ci hanno raccontato!
Ambra Angiolini e Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale
Francesca Michielin
Willie Peyote
Galeffi
John De Leo
La Municipàl
Zuin