Il docente di Giornalismo radiofonico e televisivo all'Università Cattolica di Milano e opinionista del programma TvTalk di Rai Educational, è intervenuto alla conferenza su L'evoluzione della radio: i nuovi modi di comunicare e l'avvento del web, che si è tenuta nella giornata di apertura del Festival delle Radio Universitarie di Novara
«La radio ha i suoi limiti, ma è superiore alla tv di oggi». È l’opinione di Giorgio Simonelli, docente di Giornalismo radiofonico e televisivo all'Università Cattolica di Milano e opinionista del programma TvTalk di Rai Educational, intervenuto alla conferenza su L’evoluzione della radio: i nuovi modi di comunicare e l’avvento del web, che si è tenuta nella giornata di apertura del Festival delle Radio Universitarie di Novara.
Per Simonelli, il mezzo radiofonico mantiene tuttora un rapporto più «genuino e stretto con i propri ascoltatori, a differenza della tv». E sull’esperienza delle web radio accademiche ammonisce: «Possono essere uno stimolo alla creatività e al confronto, se organizzate e regolamentate, ma devono evitare gli errori compiuti trent’anni fa dalle radio libere».
Coordinamento giornalistico: Mariano Campo.